Davide Rocco Fiorenza

Fisarmonicista e compositore eclettico, Davide Rocco Fiorenza è noto per il suo approccio sperimentale e per la capacità di intrecciare linguaggi musicali diversi in una visione sonora personale, viscerale e profonda. Il suo repertorio spazia tra nuevo tango, jazz contemporaneo, musica sperimentale, dodecafonia e musica etnica, intesa come espressione dei molteplici folklori musicali provenienti da diverse culture del mondo. 
 
Tra le esperienze più significative del suo percorso, ha avuto l’onore di collaborare con Richard Galliano, con cui ha condiviso momenti musicali e formativi intensi, culminati in un’esecuzione condivisa e nel rilascio di un diploma firmato personalmente dal maestro. Un incontro che ha lasciato un segno profondo nella sua visione musicale. 
 
La sua formazione include una masterclass con Simone Zanchini e un percorso di studio approfondito con Natalino Marchetti, che ha contribuito in modo sostanziale allo sviluppo della sua sensibilità tecnica e interpretativa. 
 
Ha collaborato con diversi artisti italiani e internazionali in ambito sperimentale, improvvisativo e performativo, portando in scena una visione musicale che unisce virtuosismo e minimalismo, tensione e libertà, in numerosi festival nazionali e internazionali. 
Nel suo percorso ha avuto anche il piacere di condividere, in contesti informali, momenti musicali con artisti di spicco della scena improvvisativa italiana, tra cui Antonello Salis. 
 
 
 
Percorso nell’arte del Kinbaku 
 
Parallelamente alla musica, Davide ha intrapreso un percorso profondo nell’arte giapponese del Kinbaku, che utilizza come linguaggio espressivo visivo e concettuale. È il pioniere assoluto nella fusione tra fisarmonica e Kinbaku, unendo suono e legature in un’esperienza artistica unica e totalizzante. 
 
Ha studiato presso la Kinbaku Academy di Tokyo, completando il programma Osada-ryu sotto la guida del maestro Osada Steve. 
 
Nel corso del tempo ha approfondito sia la via del Semenawa 責め縄 (“corda del tormento”), sia quella dell’Aibunawa 愛撫縄 (“corda dell’amore”), ritrovando infine la propria voce espressiva proprio in quest’ultima: un approccio intimo, sensibile e poetico che riflette la sua natura artistica. 
 
Le sue performance con le corde sono state ulteriormente arricchite da numerosi workshop dal vivo con maestri rinomati a livello internazionale e da esperienze condivise con altri artisti del mondo delle corde, con cui ha realizzato progetti performativi dal forte impatto emotivo e simbolico. 
 
Pur avendo compiuto un percorso di studio profondo, la sua arte resta sempre in divenire: spinta da una curiosità inesauribile e da un’esigenza autentica di trasformazione.